Le ostriche si servono sempre all’inizio del pranzo o, meglio ancora, con l’aperitivo; per gli appassionati, tuttavia, esse costituiscono da sole l’intero menu.
Pulire le ostriche
Lavare i gusci delle ostriche sotto acqua corrente e strofinarli con uno spazzolino duro per eliminare ogni traccia di sabbia. Prendere l’ostrica con la mano sinistra ben protetta da un canovaccio in modo che la valva piatta sia rivolta verso l’alto e, con la mano destra, introdurre un coltellino tra le valve dal lato opposto alla cerniera. Aprire l’ostrica e lavarla rapidamente, così da eliminare eventuali schegge del guscio e granelli di sabbia, quindi togliere la valva piatta e staccare il mollusco.
Il consiglio
Per rendere più facile l’apertura del guscio, si consiglia di effettuare un movimento ondeggiante tra le valve dopo avere introdotto il coltellino, sollevando la valva superiore e insinuando la valva sotto il corpo del mollusco. Compiere con la lama due movimenti semicircolari, verso destra e verso sinistra, così da recidere i muscoli che tengono unito il mollusco alla valva. Durante l’operazione bisogna fare attenzione a non inclinare il guscio per non disperdere l’acqua all’interno, perchè la stessa acqua, se pulitissima, può essere sorbita insieme all’ostrica. In caso contrario, bisogna lavare bene l’ostrica con acqua tiepida leggermente salata.
Servire le ostriche
Quando sono serviti crude, vengono adagiate su un letto di ghiaccio tritato, in un piatto di servizio largo e fondo. Una volta aperte, vanno mangiate entro 1 ora, mentre chiuse possono essere conservate fino a 5 giorni a una temperatura compresa tra i 5 e i 15°. Per ogni commensale bisogna mettere l’apposita forchettina piatta con un lato tagliente, per raccogliere l’ostrica dal guscio e portarla alla bocca.
Le ostriche sono generalmente molto digeribili, per cui si può arrivare a servirne fino a 6 per ogni persona quando vengono servite come aperitivo. Se invece si tratta di un vero e proprio antipasto senza altre portate, la quantità può tranquillamente aumentare fino a 12 o 18. Per accompagnarle l’ideale è un vino bianco secco o fruttato, oltre naturalmente allo champagne.
Come conservare le ostriche pulite
Le ostriche sono un delizioso frutto di mare che richiede particolare attenzione nella conservazione. Ecco alcuni consigli su come conservare le ostriche pulite:
Conservazione in frigorifero: le ostriche pulite vanno conservate in frigorifero, preferibilmente nella parte inferiore dove la temperatura è più bassa. È importante conservarle in un contenitore ermetico per evitare che l’odore e il gusto delle ostriche si diffondano ad altri alimenti.
Conservazione in acqua salata: se le ostriche sono state pulite e aperte, è possibile conservarle immerse in acqua salata. Mescola una tazza di sale in un gallone di acqua e immergi le ostriche in questo composto. Copri il contenitore e conservalo in frigorifero. Le ostriche possono essere conservate in questo modo per un massimo di 2-3 giorni.
Utilizzo di ghiaccio: se non hai acqua salata a disposizione, puoi conservare le ostriche pulite e aperte su un letto di ghiaccio nel frigorifero. Assicurati che le ostriche non siano a contatto diretto con il ghiaccio, poiché il ghiaccio può congelare l’acqua all’interno delle ostriche e compromettere la loro qualità.
Consumo rapido: le ostriche sono un alimento delicato e devono essere consumate entro pochi giorni dalla pulitura e apertura. Se le ostriche diventano viscide o cominciano ad emettere un odore sgradevole, è meglio gettarle via.
Seguendo questi consigli, puoi conservare le ostriche pulite in modo sicuro e gustoso, mantenendo la loro freschezza e il loro sapore per il massimo tempo possibile.