Avete qualche vaso libero sul balcone e vorreste provare una semina autunnale non troppo impegnativa? L’aglio fa al caso vostro!
Indice
Tipi
Nel nostro paese si usano essenzialmente l’aglio: bianco e rosa. Nel periodo autunnale ( ottobre e novembre ), si consiglia di seminare quello rosa, dal sapore delicato e più deperibile, mentre per quello bianco è meglio aspettare febbraio-marzo. L’apparato radicale dell’aglio è limitato, non supera i 20/30 cm, per questo è possibile coltivarlo in vaso.
Terreno
Non occorre un terreno con un eccesso di concime, ma è indispensabile un buon drenaggio, quindi non bisogna applicare il sottovaso! E mettiamo uno strato di argilla espansa sul fondo, possiamo evitare muffe e marciume radicale.
Semina
Dopo avere scelto la varietà (bianca o rosa ), dobbiamo scegliere dal bulbo solo gli spicchi più grossi e sani e seminiamoli con la punta rivolta all’insù ad una profondità di circa 5/6 cm, distanziandoli tra loro 10-20 cm.
Coltivazione e Irrigazione
Dopo la semina nel giro di 5/6 giorni vedremo spuntare il nostro aglio, il quale andrà annaffiamo solo se sarà necessario. Sicuramente sarà quasi inutile la semina effettuata prima dell’inverno, ma utile per le semine primaverili, soprattutto se la stagione sarà caratterizzata da scarse precipitazioni. Bisogna evitare invece di annaffiare in prossimità della raccolta, perché potremmo comprometterne il sapore e la conservabili del prodotto, per questo conviene sospendere le irrigazioni almeno 20 giorni prima della raccolta, come spiegato in questa guida sulla coltivazione dell’aglio.
Durante la crescita, potrebbe qualche pianta andare a fiore, in questo caso conviene eliminare lo stelo fiorifero, che sottrae energie al bulbo in via di sviluppo.
Raccolta
Quando le foglie sono completamente seccate si può procedere alla raccolta. I bulbi una volta estratti vanno fatti essiccare al sole per almeno una settimana, se le notti sono umide o piove e meglio ritirarli al riparo, per evitare di compromettere il raccolto.
Come conservare l’aglio raccolto
L’aglio è un alimento molto versatile e sano che si conserva bene se conservato correttamente dopo la raccolta. Vediamo insieme alcuni consigli per conservare l’aglio dopo la raccolta:
Asciugare bene: dopo la raccolta, è importante asciugare bene le teste d’aglio, eliminando l’umidità in eccesso. Si può fare asciugare l’aglio al sole per alcuni giorni o stenderlo su una griglia in un luogo fresco e ben ventilato.
Rimuovere le radici: dopo l’asciugatura, si consiglia di rimuovere le radici dell’aglio, eliminando eventuali parti danneggiate o ammaccate.
Conservare al fresco: l’aglio si conserva meglio in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce solare diretta. Si può conservare l’aglio in una dispensa o in un armadio fresco, evitando di esporlo alla luce e all’umidità.
Conservare in una rete o in un contenitore forato: per evitare che l’aglio si ammassi e che si creino punti di umidità, si consiglia di conservarlo in una rete o in un contenitore forato. In questo modo l’aria circola meglio intorno alle teste d’aglio, evitando che si creino muffe o marciume.
Evitare il contatto con altri alimenti: l’aglio può diffondere un forte odore e sapore ad altri alimenti, quindi si consiglia di conservarlo separatamente da altri prodotti alimentari.
In sintesi, per conservare l’aglio dopo la raccolta è importante asciugarlo bene, rimuovere le radici, conservarlo in un luogo fresco e asciutto e preferibilmente in una rete o in un contenitore forato per favorire la circolazione dell’aria. In questo modo l’aglio può conservarsi a lungo e mantenere il suo sapore e le sue proprietà nutritive.