Può capitare che il muco che si accumula dentro le narici del nostro neonato, in passato l’aspirazione avveniva in seguito ad una pressione che andava esercitata con le mani, con estrema cura. Il sistema funzionava, ma non era molto amato in quanto si temeva di poter premere troppo o troppo poco. Oggi invece si utilizza l’aspiratore nasale.
Caratteristiche
L’aspiratore nasale è un apparecchio che riesce ad aspirare il muco in eccesso, controllando costantemente l’intensità dell’operazione di aspirazione. Vediamo come si compone un normale aspiratore, per poi spiegarne il funzionamento
-Punta anatomica: essa deve essere inserita delicatamente nella narice del bambino. Data la sua forma e il materiale della quale essa è composta, l’operazione di inserimento può essere svolta in estrema sicurezza, in quanto non è possibile fare del male al bambino o procurargli microlesioni.
-Serbatoio con filtro arresta muco: dato che l’aspirazione avviene tramite una bocchetta che la madre tiene in bocca, è essenziale che lo strumento sia dotato di un sistema che arresti il muco che viene aspirato dalle narici del bambino. Ecco infatti che l’aspiratore presenta un serbatoio con filtro arresta muco. In questo modo si può continuare ad aspirare fino a liberare completamente la cavità, senza preoccuparsi di dove vada a finire il muco.
-Struttura studiata per una presa sicura: per rendere l’operazione più agevole, si è pensato di dare vita ad una cannuccia e ad uno strumento facilmente maneggevole, che non scivoli, che possa essere tenuto in mano senza problemi, che elimini almeno una preoccupazione dalla testa della madre o del genitore che si appresta ad aspirare.
-Tubicino flessibile: questa parte dello strumento consente di rendere continuo il flusso di aspirazione, fino a liberare completamente la cavità nasale del bambino. Il tubicino inoltre collega la cannuccia e il serbatoio che sono a contatto con il bambino con la bocchetta, che è invece a contatto con la madre o con chiunque effettui l’operazione di aspirazione.
-Bocchetta da cui aspirare: è il beccuccio che la madre inserisce nella sua bocca per aspirare l’aria e liberare le narici del piccolo.
-Flaconcini di soluzione fisiologica: essi vengono impiegati per ammorbidire il muco e per agevolare l’operazione di aspirazione. Spesso infatti il muco può essere denso o secco e non è possibile aspirarlo, in queste condizioni. Applicando invece della soluzione fisiologica, si riuscirà a scioglierlo e, successivamente, ad aspirarlo senza problemi.
Un apparecchio di semplice utilizzo
Utilizzare l’aspiratore nasale non è per niente difficile: basta seguire alcune semplici operazioni e non si riscontreranno problemi o imprevisti. Per prima cosa tranquillizzate il vostro bambino, distendetelo su di una superficie piana e giocate un po’ con lui, in modo da non farlo stare in ansia o in tensione. Appena il piccolo è tranquillo e fermo, inserite con molta attenzione la punta anatomica nella narice; state bene attenti a non entrare troppo in profondità.
Questo potrebbe provocare un leggero dolore o fastidio al bambino o addirittura piccole lacerazioni e perdite di sangue. Non è necessario correre questo rischio: basta spingere con delicatezza e fermarsi relativamente in superficie. Mettete in bocca il beccuccio posto all’altro capo del tubicino ed iniziate ad aspirare. Il consiglio è quello di iniziare sempre molto piano, ed aumentare gradualmente l’intensità dell’aspirazione, fino al momento in cui non vedete il muco del bambino entrare nel serbatoio apposito. Procedete con la medesima intensità, fino a che sentirete che la narice del piccolo si è completamente liberata.
Potrete allora passare all’altra narice ed effettuare gli stessi passaggi. Quando avete terminato l’operazione, non dimenticate di togliere le parti dello strumento utilizzate ed inserire i ricambi usa e getta. In questo modo sarà garantito il massimo dell’igiene e i vostri piccoli non entreranno in contatto con batteri e germi.